La didattica

OFFERTA FORMATIVA

Ciò che il bambino apprende deve essere interessante, deve affascinarlo: bisogna offrirgli cose grandiose: per cominciare offriamogli il mondo

M. Montessori

Linguaggio e psicogrammatica

A tutta prima sembra che il linguaggio sia una funzione di cui ci ha dotato la natura, ma riflettendo ci rendiamo conto che esso è al di sopra della natura. È una creazione soprannaturale prodotta da un’intelligenza collettiva… non vi è dunque nulla di più misteriosa di questa realtà: gli uomini per esprimere qualsiasi loro attività devono mettersi d’accordo, e per farlo devono servirsi del linguaggio, uno degli strumenti più astratti che esista

Maria Montessori, La mente del bambino

Il bambino viene aiutato a rendersi cosciente del suo linguaggio, una modalità di rapporto comunicativo, un insostituibile veicolo di interazione sociale, ma anche uno strumento di crescita e di maturazione personale, che si arricchisce di strumenti conoscitivi, analitici e rappresentativi.

Psicoaritmetica

Maria Montessori l'ha chiamata così perché, osservando il modo mentale di procedere dei bambini e approfondendo la base conoscitiva della matematica, i cui elementi possono essere tratti dalle esperienze quotidiane, l'ha considerata una via logica e sostanziale per lo sviluppo psichico. Infatti per il bambino i numeri, con tutto quanto è ad essi connesso, diventano stimoli scientifici che provocano attività psichiche vitali. Il materiale di psicoaritmetica permette al bambino di “comprendere”, presenta i concetti attraverso una rappresentazione concreta e favorisce il percorso verso l'astrazione.

Le sue qualità fondamentali sono ancora una volta il controllo dell’errore, l’estetica, l’attrazione dell’attenzione, il limite nel numero di oggetti.

Psicogeometria

La possibilità di “maneggiare le figure geometriche”, di poterle disporre variamente, di poter giudicare i rapporti, motiva fortemente l'interesse del bambino, lo sostiene in un uso creativo e sperimentale degli oggetti e ne stabilizza le conoscenze. La differenza tra figure uguali, simili ed equivalenti, la possibilità di ridurre ogni figura piana regolare a un triangolo equivalente e perfino la risoluzione del teorema di Pitagora, sono acquisizioni spontanee ed appassionanti per ogni bambino.

Educazione cosmica

I campi di interesse abbracciano il mondo: il bambino vuole conoscere la vita degli animali, delle piante, la storia dell'universo, la geografia, la storia dell'uomo dalle sue origini, vuole mettere in relazione cause ed effetti facendo esperienze dirette in prima persona diventando protagonista.

...L'universo è una realtà imponente e una risposta a tutti gli interrogativi. Cammineremo insieme per questa strada della vita, perché tutte le cose fanno parte dell'universo e sono connesse fra di loro per formare un tutto unico..."

Maria Montessori da, Come educare il potenziale umano

Uno dei compiti dell’educazione, quindi, è quello di “correlare i vari studi tra loro, attorno all’idea cosmica, perché non si può capire la biologia senza capire la chimica o la fisica, né si possono studiare le forme viventi senza conoscerne gli ambienti di vita e questo ci conduce alla geografia. Ma di nuovo non si può studiare la terra senza conoscere ciò che la circonda e quindi l’astronomia. Così ogni branca di studio è intrecciata con le altre e ogni argomento è una descrizione più particolareggiata dello stesso principio fondamentale” (M. Montessori)

Educazione e pace

Nella nostra realtà la religione viene impostata come le altre discipline , rendendo quindi il più possibile esteso il concetto di libera scelta, intendendo tale materia più vicina al concetto montessoriano di educazione e pace e non di “catechesi”, che si avvicina più al bisogno spirituale che viene delineato nell’educazione cosmica; oltre che ad avere uno sguardo storico e culturale della religione cristiana

Arte

L’arte visiva non va raccontata a parole , va sperimentata: le parole si dimenticano, l’esperienza no

Bruno Munari

Inglese

lo sviluppo del linguaggio fa parte della personalità stessa. Le parole sono in effetti il mezzo naturale per esprimere il pensiero e, di conseguenza, stabilire la comprensione fra gli uomini. Se una volta era sufficiente una sola lingua, oggi è assolutamente necessario insegnarne diverse

Maria Montessori, Dall’ infanzia all’ adolescenza

L'insegnamento della lingua inglese viene sviluppato nella scuola primaria con un approccio sempre prevalentemente ludico e disteso, ma su basi linguistiche vere e proprie. In questo percorso si pongono le basi per l’apprendimento della lingua straniera. A tal fine, viene data una grande importanza all’ascolto e alla comprensione orale, punto di partenza per l’apprendimento di qualsiasi lingua, anche la lingua madre. In seguito si sviluppano le altre abilità: produzione orale, comprensione scritta e produzione scritta.

Musica

Montessori attribuiva all’educazione musicale una funzione essenziale, inerente non solo allo sviluppo cognitivo, ma alla formazione globale del bambino, anche dal punto di vista psichico

Solo chi [...] ha sentito nella musica la voce che apre le porte del cuore [...] solleva lo spirito [...]. Solo questi potrà comprendere come la musica sia una compagna necessaria all’umanità [...]. Si cerca di mettere a portata del popolo la musica, coi concerti nelle pubbliche piazze, o col rendere sempre più accessibili a ogni classe sociale le sale dei concerti. Ma tutto ciò non sarebbe forse come mettere in circolazione delle edizioni popolari di Dante, in un popolo di analfabeti? È l’educazione che occorre prima: senza essa, ecco un popolo di sordi, cui è negato ogni godimento musicale

Maria Montessori, Autoeducazione

Educazione fisica

La proposta educativa è rivolta ai bambini dalla classe terza in poi. Questa punta allo sviluppo dello schema corporeo e delle abilità motorie del bambino. Lo sviluppo motorio, coadiuvato dall’età evolutiva stessa, mira a perfezionare e potenziare gli schemi motori di base e le capacità motorie condizionali e coordinative. Inoltre, permette un avviamento sportivo polivalente e polisportivo, che consente di acquisire e mantenere abitudini di movimento.

Il periodo che va dagli 8 agli 11 anni è chiamato “periodo d’oro della motricità”, poiché si sviluppa un buon equilibrio peso-statura.